domenica 22 ottobre 2017

Biciclettando nelle colline moreniche

Biciclettando nelle colline moreniche

Domenica 15 ottobre

E mentre i "professionisti" della bici si cimentano in scalate impegnative e raggiungono l'impervio Passo Nota, noi, accompagnatori al seguito, amici e compagne/i ci dedichiamo ad un'escursione sempre in bicicletta, più ludica ed anche un pizzico più culturale. Partenza da Solferino alle 10.40: il sole è ormai alto nel cielo e la temperatura è più che gradevole. 

Siamo 6 compagni di sventura, 3 maschi e 3 femmine, alcuni con bici propria altri con bici noleggiata. La preparazione atletica per qualcuno è un po' deficitaria ma non ci perdiamo d'animo... non ora almeno: non conosciamo il territorio e siamo desiderosi di scoprirlo. 
Prima tappa Madonna della Scoperta raggiunta dopo aver percorso una strada secondaria, asfaltata ma con un paio di strappetti niente male... una brevissima sosta per riprendere fiato e poi via alla volta di Castellaro Lagusello. 
Castellaro Lagusello
Qui ci fermiamo e, bici alla mano, visitiamo questo splendido borgo, già residenza estiva dei Gonzaga. 
E poi di nuovo in sella per raggiungere un altro splendido borgo, passando dalla provincia di Mantova a quella di Verona. La strada passa attraverso distese sconfinate di campi coltivati a grano, vite, kiwi e pesche che in questo periodo si tingono dei colori dell'autunno. 
La giornata è comunque calda, quasi estiva e pedalare su e giù per queste colline è davvero piacevole e ti dà una sensazione di libertà e di spensieratezza... abbiamo ormai percorso una trentina di km e giungiamo a Borghetto : spettacolare con i suoi mulini, la sua osteria che allunga i tavolini sul fiume, le sue cascatelle e sullo sfondo il ponte Visconteo. 
Sullo sfondo, il ponte Visconteo
Sosta doverosa per le foto ricordo e poi di nuovo in sella, imboccando la ciclabile che costeggia il Mincio e che ci porterà a Peschiera. 











Ma intanto si son fatte le 12.30 e una certa fame comincia a farsi sentire. Decidiamo di fermarci ad una trattoria/pizzeria proprio sul Mincio: tortelli di zucca, tagliolini ai funghi, ottimi dolci, il tutto innaffiato con fresco Lugana... ecco adesso si comincia a ragionare... ottima cucina, ottima compagnia, ottima giornata... e chi ha più il coraggio di inforcare di nuovo la bici?!? 
Ma il giro deve essere completato... eccoci di nuovo sulla ciclabile che, costeggiando il fiume, ci porta direttamente a Peschiera. 
Qui è un delirio di gente: persone ovunque e con tutti i mezzi. Decidiamo di allontanarci velocemente dal paese: ormai siamo abituati alla tranquillità dei campi e le gambe e la schiena cominciano ad essere indolenzite: non abbiamo bisogno di confusione. Così,  lesti lesti, percorriamo il lungolago in compagnia di un ulteriore amico di Desenzano, amico che ci ha appena raggiunto a Peschiera e che pedalerà con noi fin quasi a casa. 



Peschiera del Garda

Facciamo una piccola sosta a Lugana per le foto di rito al lago, nonostante la foschia non permetta di vedere chiaramente l'orizzonte e la penisola di Sirmione.









Rocca di San Martino
Di nuovo in sella, ci inoltriamo nelle campagne e raggiungiamo la storica torre di San Martino della Battaglia. 
Ormai siamo cotti e con difficoltà apprezziamo la bellezza di questa torre e la suggestione che il luogo dovrebbe arrecare. 












Ultimi 15 km: sembrano non finire mai. Di nuovo in mezzo ai campi, di nuovo su e giù, di nuovo senso di libertà ma ora la spensieratezza ha lasciato il posto ad un pizzico di sconforto e al forte desiderio di arrivare. 
Qualcuno, all'ultimo strappetto,  scende dalla bici, la porta a mano, dice di non farcela più. Per fortuna ci sono gli altri che lo sostengono, lo confortano, lo invitano a tener duro... ormai è fatta! Ecco il luogo di partenza: siamo arrivati... sono le 18.40... una sessantina di km... stanchi ma soddisfatti: ce l'abbiamo fatta e la giornata è stata davvero splendida, ricca di emozioni, di fatica ma soprattutto di amicizia e complicità... grazie di cuore a tutti!



Ornella Puricelli

martedì 12 settembre 2017

VENERDì 8 SETTEMBRE 2017

                                        SALITA DI SERLE: 7KM DI PAESAGGI MOZZAFIATO

Solferino, 10 del mattino. Le due sorelle Natati si accordano per fare un giro in bicicletta, al fine di godersi appieno la lieve brezza settembrina. Pertanto inforcano le biciclette e le posizionano sull'apposito supporto. Dopodichè partono in macchina, alla volta di Lonato del Garda.
Da qui inizia l'avventura delle due cicliste.
La destinazione finale? Serle, dove si può affrontare una delle salite più lunghe e vicine di tutto il circondario. Dopo 20km di pianura, percorsi ad una velocità decisamente sostenuta, ecco che le ragazze si inerpicano sulla montagna che al termine della scalata le porterà ad ammirare meravigliosi paesaggi, contemplando la bellezza della natura circostante, potendo arrivare con lo sguardo fino alla ben lontana Torre di San Martino della Battaglia.
La salita è certamente dura e costante, ma in buona compagnia nessun'impresa è impossibile. Perciò, dopo meno di un'ora di fatiche, tra chiacchiere, risate e respiro ansante, le giovani approdano alla vetta.
Tempo di una Coca Cola e di un cappuccino, ed eccole di nuovo in pista; perchè si sa, dopo una salita, c'è sempre una discesa! Perciò Erika ed Ambra si lanciano a capofitto in questa nuova impresa, ripercorrendo a ritroso la strada percorsa.
Tornate alla macchina, non resta altro da fare che rientrare a casa, contente di aver collezionato altri istanti di gioia e di condivisione, con la speranza che una simile occasione si possa ripetere presto e magari diventare con il tempo una bella ed inusuale abitudine; un punto in comune tra due sorelle così diverse ma legate dalla medesima passione sfrenata per qualsiasi tipo di attività sportiva.

Ambra Natati


lunedì 4 settembre 2017



Lago di Garda - Lago di Como - Lago di Idro

Quattro giorni in bici alla scoperta dei laghi



La bici non tradisce. Tu, forse, tradisci lei e la lasci chiusa in garage per settimane ma lei, quando decidi di riprenderla, fedele e docile, ti accompagna ovunque tu voglia andare.
Se sei disposto a faticare e sudare, la bici ti fa scoprire panorami mozzafiato.
Dopo due settimane di forzata inattività sono finalmente riuscita a tornare in sella al mio NUOVO e bellissimo bolide!
Per riprendere il fiato e la forma mi sono buttata in una distruttiva 4 giorni in bici e ho scalato, pedalato e scoperto, insieme ai soliti compagni d'avventura, nuovi magnifici posti.
Come riscaldamento abbiamo iniziato con la ormai conosciuta salita Caprino-Spiazzi e i suoi fantomatici e "odiosi" ultimi due km su drittone.
Però non ci siamo accontentati di arrivare a Spiazzi. Girando a sinistra abbiamo infatti proseguito fino a Malga Ime, sul monte Baldo e ancora oltre, per altri 5 km di rampe mozzafiato. Ci siamo fermati solo di fronte allo sterrato, per una salita che complessivamente misura 20 km e arriva a 1350 m sul livello del mare. Inutile dire che da lassù la vista è incredibile: si domina il Monte Baldo e il lago di Garda in contemporanea. Per chi è dotato di mountain bike, consiglio di proseguire fino alle "due Pozze". Come al solito, la fatica vale il risultato!



Ci ferma solo lo sterrato!








Si vede il lago sul fondo!







Spiazzi dall'alto





Il secondo giorno, invece, siamo andati in trasferta! Sempre su un lago, ma questa volta sul lago di Como! Qui, abbiamo affrontato la difficile, e infinita, salita che porta al Passo dello Spluga. 30 km di ascesa costante e a tratti dura che, per una che non pedalava da due settimane, sono sembrati 50! Ma con tenacia e costanza, senza mai molar! siamo arrivati finalmente in cima e ci siamo concessi un cappuccino! A 5 km dall'arrivo, quando le forze sembrano ormai abbandonarmi, la strada spiana e passa accanto a una diga e, a un immancabile laghetto, che è davvero magnifico! Nonostante l'altitudine e l'aria decisamente "freschina" c'era anche chi non rinunciava a un bagnetto!












Il terzo giorno è passato quasi tranquillo...in fondo, dopo due giorni così tosti, cosa saranno mai 20 km di salita all'interno della Val Gerola?!? Partenza da Morbegno e arrivo sulle piste da sci!! Salita molto piacevole fino ai -4 dall'arrivo... Qui iniziano rampe che non scendono mai sotto il 10% di pendenza e arrivano anche al 17! giusto per ricordarmi, nel caso me ne fossi dimenticata, che cos'è la fatica! Arrivo al piccolo borgo di "Pescegallo", a 1400 m slm.

Ultimo giorno di fatiche prima del riposo e..si torna a casa..
Oggi si affronta la fredda Val Sabbia, con il suo vento sempre contro, si superano i saliscendi che costeggiano il lago di Idro e si arriva fino in Trentino, a Storo! Da qui parte una salita che in 20 km, porta al rifugio Tremalzo, a 1700 m slm. Bellissima salita, bellissima compagnia, buonissima coca finale per una gita all'insegna dell'amicizia e del divertimento in sella alla mia amata!



In lontananza...il Lago di Garda!


rifugio Tremalzo




Insomma, come si suol dire, un rientro col botto! che però, una volta di più, mi ha ricordato quanto amo questo fantastico sport chiamato ciclismo!

Alla prossima avventura!
Erika
BAG

mercoledì 9 agosto 2017

I colli francesi. Una vacanza in bici. Giorni 6 e 7

I colli francesi. Una vacanza in bici. Giorni 6 e 7

Modane/Aussois - Colle delle Finestre - Moncenisio

E’ martedì, sono 5 giorni che pedaliamo e forse ieri abbiamo un po’ esagerato. Magari ci conviene calmarci un attimo. Decidiamo così, per il penultimo giorno di vacanza, di fare un giro un po’ più breve, di rimanere vicino a casa. Ottima decisione. 
Alla fine, usciti per la prima volta in bici direttamente dall’albergo, ci dirigiamo prima verso Modane, in discesa, per svoltare poi a destra e, tornando indietro dall’altra parte del fiume, cominciamo la salita: 17 km complessivi di salita, quasi 1200 m di dislivello. Una passeggiata! E, oltretutto, decido di farla a tutta! In fondo, è una settimana che pedalo piano, trattenendomi, ora mi sfogo! 
Rientrati in albergo, senza però aver rinunciato a una buona crepes al formaggio, ci dedichiamo un pomeriggio di relax: una sauna! Visto che non abbiamo sudato abbastanza finora….comunque lo scopo lo abbiamo ottenuto: ci siamo un po’ ripresi da ieri…
Diga di Aussois

Lago artificiale di Aussois

Ok, forse non ci siamo ancora ripresi da ieri!

Mercoledì: ultimo giorno. Ferventi preparativi. Valigie, pulizie, check out e partenza in auto! Ovviamente non può mancare il nostro giornaliero giro in bici! 
Tappa di oggi: lasciamo la macchina a Susa e affrontiamo prima il Colle delle Finestre e poi il Moncenisio, versante italiano. Fino al punto di lasciare la macchina a Susa, tutto bene. 
I problemi iniziano con il Colle delle Finestre: 10 (+8) km al 9% di pendenza media. Una stradina nel bosco strettissima e in piedi. Un continuo susseguirsi di tornanti, almeno 35, e pure una colonna di cavalli in passeggiata! Fa un caldo incredibile (siamo scesi dai 1100 di Avrieux ai 500 di Susa) e le gambe sono passate dall’essere di legno all’essere di granito! 
Tuttavia non ci si perde d’animo, è l’ultimo giorno, l’ultima tappa, l’ultima difficoltà prima della coppa! Dopo 10 km di rampe la strada asfaltata diventa sterrata, o meglio “battuta”. Fatto sta che da quando è passato il Giro d’Italia (mitica tappa vinta da Aru), nel 2015, non è più stata sistemata ed è piena di pietre e buche. Con i nostri copertoni del 23, decidiamo, saggiamente, di girare le bici e rimandare la sfida ad un’altra occasione. 
Vista dal Colle delle Finestre


Forse non mi sono ancora del tutto ripresa...
Tornati in Susa, attraversiamo il fiume e..via di nuovo in salita! Susa-Moncenisio: 25 km. 
La sfida si fa impegnativa fin da subito (si lo so, a questo punto dovrei esserci abituata ma, credetemi, 25 km sono interminabili, non so se ci si abitua mai!), ma sono gli ultimi 5 i più difficili. 














Il traguardo è lì, si vede, sembra a portata di mano e invece non arriva mai! C’è sempre una curva o un tornante o un pezzo dritto a dividervi da quel maledetto punto d’arrivo! 





Finalmente, con caparbietà, ce la facciamo, siamo arrivati! Moncenisio, 2000 m slm! E 11! (12 se consideriamo il non-finito Colle delle Finestre).

e 11!

Lago di Moncenisio

Versante italiano

Piadina e birra per Elia e coca e gelato per me!












Oggi, a distanza di una settimana, quando la fatica è ormai un ricordo e forse neanche così nitido, posso dire che è stata una delle vacanze più belle, stimolanti e soddisfacenti mai fatte! Ci siamo distrutti, è vero, ma l’aver affrontato e superato 11 colli in 6 giorni, quasi 17000 metri di dislivello compiuti, ci ripaga completamente. Per non parlare dei meravigliosi posti che abbiamo visto, delle valli che abbiamo dominato dall’alto, dei laghi che abbiamo ammirato, delle montagne che abbiamo scalato. 
Tante parole, le più auliche e articolate, non riuscirebbero comunque a descrivere le emozioni di certi momenti ma io le ho e le avrò sempre chiuse nel cuore, nella pelle e negli occhi! Grazie Elia e grazie mia bici, mia inseparabile amica, mia compagna di fatica e di avventure incredibili!



Il ciclismo è amore, amicizia e lealtà. Le guide di BAG sapranno trasmettervi tutto questo e molto di più! Venite con noi e lo scoprirete! Alla prossima avventura! 

Erika e Elia