lunedì 12 marzo 2018

ALIMENTAZIONE: PALESTRA DI VITA

Vuoi la bicicletta e poi? Pedalare affari tuoi!
Bastasse solo pedalare per condurre una vita sana! Saremmo tutti campioni, spensierati amanti, innamorati dell'immagine dell'uomo. Purtroppo la realtà è ben più mediocre di qualsiasi volo di fantasia, e costringe tutti noi ad assumere molti accorgimenti, tra questi anche una particolare attenzione per l'alimentazione. Siamo tutti convinti di seguire una dieta sana, prediligendo i migliori nutrienti, ci improvvisiamo esperti del settore, seguendo diete di ogni tipo. La disinformazione regna sovrana in questo ambito. Con tale post non ho certo la pretesa di insegnare nulla, vorrei però tentare di fare un po' chiarezza.
Partiamo con ordine, dando innanzitutto la definizione di "alimento". Questo si configura in una sostanza utile per l'accrescimento, il funzionamento ed il mantenimento dell'organismo. Tale spiegazione può essere snocciolata ulteriormente, suddividendola in: sostanze nutritive o macro-nutrienti (glucidi, lipidi e protidi) e bio-regolatrici o micro-nutrienti (acqua, sali minerali e vitamine).  Ambedue le categorie sono fondamentali per mantenere il corpo in salute, giacché soddisfano il fabbisogno energetico, plastico (rinnovamento e crescita di tessuti e cellule), bio-regolatore e protettivo (processi metabolici e di sintesi) ed infine il bisogno idrico.
Pertanto, una dieta equilibrata, deve comprendere tutti i nutrienti, mantenendo inalterato il rapporto tra l'energia spesa ed assunta.
Numeri alla mano: una buona nutrizione prevede apporti precisi:
- 55% di glucidi,
- 30% di lipidi,
- 15% di protidi,
- sali minerali e vitamine.
Tali valori si rifanno ad una conduzione di vita non particolarmente movimentata; generalmente uno sportivo presenta bisogni energetici differenti: la quota proteica, per chi fa attività fisica, deve coprire la quota minima di logorio a cui i muscoli sono sottoposti durante l'esercizio; inoltre è importante un accrescimento proteico per permettere la rigenerazione dei tessuti, una volta terminata la pratica. Altro fattore discriminante nell'incremento del consumo, è dato dalla qualità delle proteine ingerite: se risultano meno pregiate di quelle contenute nella carne, le dosi vanno aumentate.
Per quanto riguarda la quota glucidica, uno sportivo ha bisogno di assumere una buona fonte di energia per permettere la contrazione muscolare.
Il discorso inerente alla quota lipidica è un po' diverso, giacché essa non è indispensabile; tuttavia i grassi giocano un ruolo importante nella digestione perché, migliorando l'appetibilità di un piatto, condizionano la secrezione dei succhi digerenti.
Quanto detto non è che un piccolo assaggio (giusto per restare in tema) dell'annosa questione, perciò non è pensabile ritenere concluso l'argomento, essendo molto spinoso, complesso e ricco di sfaccettature. Pertanto nei prossimi appuntamenti, tenerò di analizzarlo in tutte le sue sfumature, fornendo informazioni precise, documentandomi e riportando quanto appreso. Mi permetto perciò di rovinare la suspance che mi ero tanto ripromessa di creare, a beneficio dei lettori interessati e che magari potranno trovare utili tali nozioni: nel prossimo post analizzerò in modo più dettagliato i macro e micro nutrienti, impreziosendo il tutto con la definizione di metabolismo.
Spero che possiate trovare utili ed interessanti le informazioni che mi riprometto di darvi.
Infine ci tengo molto a sottolineare come io abbia attinto dal mio testo di scienze motorie sportive
"Il movimento" tutte le definizioni contenute in questo e nei prossimi pezzi.

Bando alle ciance, è tempo di andare. In attesa di ricevere un indottrinamento alimentare adeguato, concentratevi sulla pratica sportiva, che è indubbiamente il salvavita di ogni uomo. Anche delle donne.
                                                                                                                                                                                                               Ambra Natati

1 commento:

Unknown ha detto...

Molto interessante