martedì 3 aprile 2018

LA FILOSOFIA DEL CIBO

Il terrore di una pagina bianca. L’incapacità di riempirla con alcunché. La fobia più grande di qualsiasi scrittore.
Sono stata ore a guardare il foglio immacolato, senza riuscire a battere nemmeno un carattere. Mi sono ritrovata a pensare ad un incipit, a riflettere sull’attacco giusto, indagando tra i miei interessi, le mie passioni. Finalmente ho trovato il mio prologo. Ho pensato di partire da ciò che amo. Adoro parlare di filosofia, per esempio. È la mia materia preferita, ed i filosofi sono i miei amori platonici. Tra questi spicca il danese Kierkegaard. Mi piaceva l’idea di aprire questo nuovo post citandolo.
“L’uomo per natura è portato a prendere continuamente decisioni, che si configurano come definitive ed assolute, dette <Aut Aut>. Tali scelte, generano nell’uomo uno stato di angoscia perenne”.
Niente di più vero. Ciò è riscontrabile in ogni ambito, anche in quello alimentare. Ognuno di noi si improvvisa dietista e porta avanti regimi alimentari deleteri per l’organismo, vivendo in un perenne stato di angoscia, dato dal sentirsi sempre in difetto, in conflitto con il proprio corpo. Talvolta siamo portati a bandire dalle nostre tavole alimenti essenziali per l’organismo, senza renderci conto del danno che stiamo causando. Tutti gli alimenti sono utili e solo ingerendoli nelle giuste dosi vanno a coprire il fabbisogno giornaliero.
Se si possono fare scelte più oculate per quanto riguarda la natura degli alimenti che contribuiscono alla quota proteica, glucidica e lipidica, non si può rinunciare ad assumere quotidianamente 5 porzioni tra frutta e verdura. È importante ingerire alimenti di colori diversi: bianco, verde, giallo o arancione, rosso e blu o viola. Tali pigmenti denotano la presenza di uno specifico “phytochemical” (scudo protettivo capace di bloccare la crescita di cellule tumorali, malattie come l’arteriosclerosi e potenziare l’azione antiossidante).
Un altro atteggiamento assolutamente distruttivo per la salute psicofisica, passa attraverso l’ennesima dotta citazione, questa volta di origine ben più antica. Il noto detto latino “melius abundare quam deficere”, di certo non va mai preso alla lettera, soprattutto quando si tratta di ingerire alimenti. Facciamo un esempio, per non rimanere troppo sul vago. Le proteine non vanno mai assunte in eccesso, anche se presenti in diete da definizione. Non devono sostituire la quantità di carboidrati e portano ad un sovraccarico di lavoro di reni e fegato, che di certo è deleterio per il fisico. Inoltre è essenziale diversificare le fonti proteiche.
Infine forse è bene trattare l’annoso tema della disidratazione. Il cattivo reintegro di liquidi, conduce a problematiche enormi, ben più ingenti del fastidioso senso di sete. Esso va ad intaccare la capacità dell’organismo di disperdere il calore. Per abbassare la temperatura corporea, il corpo agisce in due tempi: innanzitutto con la vasodilatazione cutanea e successivamente attraverso l’evaporazione del sudore. Il meccanismo di sudorazione parte dal lavoro delle ghiandole sudoripare, che sono in grado di estrarre grandi quantità di liquido extracellulare. Se tali quote non vengono reintegrate a dovere, il liquido extracellulare aumenta la propria concentrazione e l’organismo è costretto a richiamare acqua dal sangue. Ciò porta ad una riduzione del volume ematico, che a sua volta innesca un meccanismo di “conservazione”, che inibisce la sudorazione e l’evaporazione. Il tutto culmina in un aumento del carico di lavoro dell’apparato cardiocircolatorio e della temperatura interna, il cosiddetto “colpo di calore”.
Gli esempi citati, sebbene siano molto diversi tra loro, servono a costruire quella che Marx chiamerebbe una “coscienza di classe”, una consapevolezza dell’importanza di soppesare ogni decisione, tenendo sempre a mente la possibilità di arrecare danni ingenti all’organismo, se questo non viene trattato con cautela e giusta misura. Il corpo è il tempio di ogni individuo. Va valorizzato, curato e protetto. La salute mentale passa attraverso quella fisica!

                                                                                                                               
                                                                                                                                        Ambra Natati

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